Senza categoria

Senza categoria

Regione Marche: Bando POR FESR 14-20 Promozione Ricerca e Sviluppo

Regione Marche ha pubblicato il bando POR FESR 14-20 per la “Promozione della ricerca e dello sviluppo negli ambiti della specializzazione intelligente”.

Dotazione finanziaria: € 13.500.000,00 per due linee di intervento:

Linea 1: progetti presentati in forma singola da start up innovative e da PMI innovative; dotazione pari a € 4.500.000.

Linea 2: progetti presentati da filiere tecnologico-produttive di imprese. La partecipazione in filiere tecnologico-produttive è consentita a tutti i soggetti beneficiari purché comporti la collaborazione effettiva fra almeno tre imprese con sede dell’investimento ubicata nel territorio delle Marche, indipendenti l’una dall’altra, cioè non associate e non collegate, di cui non più di una grande impresa e almeno una micro o piccola impresa; dotazione pari a € 9.000.000.

Obiettivi: incrementare la progettualità, la qualità e la sostenibilità degli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale negli ambiti definiti dalla strategia di specializzazione intelligente (domotica, meccatronica, manifattura sostenibile e salute e benessere), al fine di potenziare la competitività e la capacità di attrazione del sistema produttivo regionale. 

In particolare, Regione Marche intende valorizzare le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, rafforzando la collaborazione e la sinergia tra imprese, anche attraverso la creazione, il consolidamento e la proiezione internazionale di reti di ricerca.

Inoltre, con il presente intervento, Regione Marche intende agevolare il trasferimento delle tecnologie nei processi produttivi, potenziando la qualificazione professionale del capitale umano attraverso l’attrazione e l’assorbimento nelle imprese di ricercatori, giovani talenti,  laureati o diplomati tecnici ed apprendisti in alta formazione e ricerca.

Termini per la presentazione delle domande: dalle ore 10:00 del 12/12/2019 ed entro, e non oltre, le ore 13:00 del 12/02/2020.

Beneficiari: Le Imprese

Partecipazione INFN: in eventuale attività di consulenza su richiesta dei soggetti proponenti; il bando permette la valorizzazione delle attività di consulenza come segue: 

– costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto (max 30% del costo complessivo del progetto).

Al link indicato di seguito sono reperibili tutti i dettagli

http://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Fondi-Europei/News-ed-eventi/Post/53607

Una scheda di sintesi è disponibile qui:

http://bandi.regione.marche.it/Allegati/2784/vers2_Asse1_FESR_Specializzazioneintelligente_2019.pdf

Senza categoria

Horizon Europe: ritardo nella stesura dei programmi di lavoro

Diversamente da quanto previsto, le prime call del nuovo Horizon Europe non saranno lanciate alla fine del 2020, poiché i programmi di lavoro non saranno elaborati per tempo, data la difficoltà ad arrivare ad un accordo tra gli Stati Membri.È lecito a questo punto pensare che ci sarà un gap tra la fine di Horizon2020 e Horizon Europe, e da Bruxelles comunicano che è impossibile quantificare quanto durerà questo lasso di tempo di inattività nella produzione delle call.

Queste dichiarazioni sono state rilasciate lo scorso 4 febbraio da Paul Webb, Capo unità della Direzione Budget and MFF Synergies, a proposito dello stato di avanzamento del dibattito sul Budget Pluriennale dell’EU (MFF) dalla cui adozione dipenderà la dotazione finanziaria UE e quindi anche di Horizon Europe.  

Mentre si sta arrivando ad una convergenza definitiva nei pilastri uno e tre, (Ricerca di Base e Innovazione), le difficoltà maggiori riguardano il secondo pilastro, dedicato alle Sfide globali e la Competitività Industriale.

LaCommissione ha più volte sottolineato in questi mesi la necessità di rafforzare la sinergia tra i differenti pilastri, e diverse iniziative, come le Missions ad esempio, prevederebbero un budget assegnato con azioni trasversali su differenti sezioni del programma. Senza poter quantificare le somme allocate ai singoli pilastri appare impossibile intavolare una strategia a lungo termine. 

La questione adesso è in mano alla presidenza croata, ma la sensazione è che a risolvere lo stato di impasse potrebbe essere la Germania nella seconda metà dell’anno, quando sarà lei a dirigere i lavori del Consiglio Europeo.

Senza categoria

IL MINISTRO PROVENZANO VISITA I LABORATORI DEL SUD

Lunedì 21 ottobre, l’onorevole Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, ha visitato i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN, accompagnato dal presidente dell’Istituto Antonio Zoccoli e dal direttore dei Laboratori Santo Gammino. Al termine della visita, il Ministro ha incontrato il personale dei Laboratori.
“Ci sono occasioni, luoghi, posti, in cui il sud va avanti perché ha la capacità di aprirsi al mondo. Tra questi, ci sono i Laboratori del Sud dell’INFN, che hanno una dimensione particolare: sono un luogo profondamente catanese e siciliano, ma anche profondamente italiano e internazionale. Questa dimensione è centrale per il successo della ricerca,” ha commentato il Ministro Provenzano, durante l’incontro con il personale.
“La visita del Ministro Provenzano è stata per noi un’occasione per sottolineare come le buone pratiche dell’INFN non abbiano generato cattedrali nel deserto ma siano, invece, state funzionali per la realizzazione di quella forma di sviluppo su cui è importante puntare e investire perché rappresenta una risorsa per la società tutta, ossia quella che si basa sulla ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. Come amo dire, investire in ricerca e sviluppo conviene, e chi più investe più ricava, anche creando, per esempio, nuove opportunità di lavoro,” ha dichiarato Santo Gammino, direttore dei Laboratori Nazionali del Sud.
“Vorrei ringraziare il Ministro Provenzano per la sua visita ai Laboratori Nazionali del Sud. È stato un piacere poter mostrare al Ministro le attività di ricerca di eccellenza che conduciamo sul territorio, in Sicilia, e nell’ambito di collaborazioni internazionali”, ha sottolineato il presidente dell’INFN, Antonio Zoccoli.

Senza categoria

INAUGURATA LA SEDE DEL CENTRO FERMI NELLA STORICA PALAZZINA DI VIA PANISPERNA

È stata inaugurata il 28 ottobre la sede istituzionale del Museo Storico della Fisica e Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi nella storica palazzina che ha visto nascere attorno al grande fisico la sua scuola, i Ragazzi di via Panisperna. “A venti anni dalla sua fondazione il Centro Fermi, giovane e vivace ente per ricerche interdisciplinari di avanguardia, ha finalmente la sua sede istituzionale, – spiega Luisa Cifarelli, presidente del Centro Fermi – la sua aula magna dedicata a Enrico Fermi e il suo museo che racconta la vita e le scoperte di questo genio italiano, con una moderna installazione multimediale che permetterà un’ampia fruizione ai visitatori di tutte le età”.
L’evento inaugurale è stato anche l’occasione per una giornata di studio dedicata ai giovani e all’eredità di Enrico Fermi. I lavori, coordinati da Cifarelli, hanno visto la partecipazione, tra gli altri, del sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilla, del fisico Antonino Zichichi e di rappresentanti del mondo politico e della comunità scientifica. Nel corso del convegno è stata ripercorsa la storia dell’Istituto, ricordata la fondamentale eredità di Fermi e presentate le ricerche di cui oggi il Centro Fermi è protagonista, con particolare rilievo alle iniziative che vedono la partecipazione dei giovani studenti degli Istituti Superiori in veste di veri e propri ricercatori con il progetto scientifico e didattico EEE Extreme Energy Events. La storica palazzina di via Panisperna, oltre a essere sede istituzionale del Centro Fermi, oggi ospita anche un museo, dedicato al grande scienziato premio Nobel, che con un allestimento suggestivo e grazie a una efficace sintesi tra reperti storici e installazioni interattive racconta la ricchezza del contributo di Fermi. “La fisica italiana ha avuto una grande fortuna con Fermi, che ha creato una scuola d’eccellenza i cui semi continuano ancora oggi a germogliare in vari settori della fisica nucleare, particellare e astroparticellare, con un ruolo centrale dell’Italia”, ha sottolineato Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN.

Senza categoria

FABIOLA GIANOTTI RIELETTA ALLA GUIDA DEL CERN

Il Council del CERN ha votato oggi, 6 novembre, per l’elezione del direttore generale, confermando a capo del laboratorio europeo di fisica delle particelle, il più importante al mondo, l’italiana Fabiola Gianotti. Gli altri due scienziati in corsa per il prestigioso incarico erano Norbert Holtkamp e Tatsuya Nakada. Gianotti aveva iniziato il suo incarico a gennaio 2016, subentrando a Rolf-Dieter Heuer.

“Sono profondamente grata al Council del CERN per la rinnovata fiducia, è un grande privilegio e un’enorme responsabilità”, ha dichiarato il direttore generale Fabiola Gianotti. “Voglio ringraziare l’Italia, in particolare il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’INFN, per l’importante supporto datomi in questo percorso”. “Gli anni a venire – prosegue Gianotti – saranno cruciali per gettare le basi dei prossimi progetti. Sono onorata di avere l’opportunità di lavorare con gli Stati membri e associati del CERN, gli altri partner internazionali e la comunità mondiale della fisica delle particelle preparare il futuro delle notre ricerche”.

“Tutta la comunità dell’INFN è orgogliosa della riconferma di Fabiola Gianotti a capo del più importante laboratorio di fisica delle particelle del mondo, fatto che testimonia il suo valore e le sue capacità, non solo a livello scientifico ma anche manageriale”, sottolinea Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “La storia del CERN così come oggi la nuova elezione di Fabiola confermano anche il valore della nostra scuola, che dimostra la sua solidità e la sua vitalità a livello globale. Le nostre congratulazioni a Fabiola e auguri di cuore da tutti noi per questo secondo mandato!”.

L’Italia ha un rapporto speciale con il CERN fin dal suo inizio, con Edoardo Amaldi tra i padri fondatori, passando per il premio Nobel a Carlo Rubbia, anche lui direttore generale, come pure Luciano Maiani, giungendo ai successi degli esperimenti LHC, a maggioranza diretti da fisici nostri connazionali, recentemente confermati dalla scoperta del bosone di Higgs.

Fabiola Gianotti 
Nata a Roma nel 1962, ha studiato Fisica all’Università di Milano dove, nel 1989, ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica sperimentale subnucleare e, in seguito, è stata borsista INFN. Lavora al CERN dal 1987 e dal 1994 è fisico di ricerca nel Physics Department del CERN. Si è occupata della ricerca e dello sviluppo così come della costruzione di rivelatori, e di sviluppo di software e di analisi di dati. Ha lavorato in vari esperimenti del CERN: UA2, ALEPH e ATLAS, di cui è stata coordinatore internazionale dal 2009 al 2013). E proprio come coordinatore dell’esperimento ATLAS il 4 luglio del 2012 ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs, risultato scientifico di immenso valore, che è stato premiato l’anno successivo con il Nobel per la Fisica ai teorici che per primi avevano ipotizzato l’esistenza di questa particella. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina da parte del Presidente Giorgio Napolitano nel febbraio 2009 a Commendatore della Repubblica Italiana e nel settembre 2013 a Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La rivista Time l’ha collocata quinta nella graduatoria delle persone dell’anno 2012.

en_GBEnglish