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Interreg: la Commissione accoglie con favore l’accordo politico sulla nuova legislazione

La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell’UE sulla proposta della Commissione per i programmi di cooperazione territoriale europea post-2020 (Interreg).

Con un budget di 8.050 milioni di euro, la sesta generazione di Interreg sosterrà la cooperazione tra le regioni, i cittadini e gli attori economici al di là dei rispettivi confini terrestri e marittimi. La nuova legislazione coprirà anche la cooperazione tra le regioni a livello transnazionale nel quadro delle Macro strategie regionali e dei bacini marittimi: Mar Baltico, Mar Ionio/Adriatico e Mar Nero, Danubio e Alpi.

Per la prima volta, uno stanziamento specifico sarà dedicato al rafforzamento della cooperazione delle regioni ultraperiferiche con l’ambiente circostante, come le regioni caraibiche, per stimolare gli scambi economici tra i partner regionali e il loro sviluppo reciproco.

La cooperazione interregionale continuerà inoltre a promuovere lo scambio di competenze, buone pratiche e il capacity building attraverso una serie di programmi dedicati: Interreg Europa, Urbact, Interact e ESPON.

Tra gli elementi principali del compromesso vi sono i seguenti:

  • La ripartizione degli stanziamenti per ogni specifico strand:
    • 5 800 milioni di euro per la cooperazione transfrontaliera
    • 1.467 milioni di euro per la cooperazione transnazionale
    • 490 milioni di euro per la cooperazione interregionale
    • 280 milioni di euro per le regioni ultraperiferiche
  • Un tasso di cofinanziamento specifico dell’UE dell’80%, portato all’85% per le regioni ultraperiferiche, concordato nel regolamento sulle disposizioni comuni
  • Disposizioni sulla concentrazione tematica, compreso l’obbligo di sostenere le misure che contribuiscono al raggiungimento del Green Deal europeo
  • Flessibilità per facilitare il sostegno ai piccoli progetti.

Fonte: first

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Bilancio dell’UE: la Commissione europea accoglie l’accordo raggiunto al Parlamento Europeo

La Commissione europea ha accolto con favore l’accordo raggiunto in sede di Consiglio tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE sul prossimo bilancio a lungo termine dell’Europa e su NextGenerationEU.

L’accordo è stato raggiunto dopo intense consultazioni cominciate alla fine di agosto. Questo integra il pacchetto finanziario globale di 1 824,3 miliardi di euro negoziato dai leader dell’UE a luglio, che combina il prossimo quadro finanziario pluriennale – 1 074,3 miliardi di euro – e lo strumento temporaneo per la ripresa, Next Generation EU, di 750 miliardi di euro (a prezzi del 2018). 

Gli europarlamentari si sono battuti per invertire i tagli a R&I e ad altri programmi di investimento da luglio, quando i leader dell’UE si sono accordati su 80,9 miliardi di euro per Horizon Europe, molto meno di 94,4 miliardi di euro proposti dalla Commissione Europea inizialmente. 

Il pacchetto politico concordato con il Parlamento comprende: 

  • un rafforzamento mirato di alcuni programmi UE, tra cui Horizon Europe, EU4Health ed Erasmus+, per un totale di 15 miliardi di euro. Di questi 12.5 saranno veri e propri fondi aggiuntivi, mentre i restanti 2.5 verranno riallocati da altre voci di bilancio; 
  • maggiore flessibilità per consentire all’UE di rispondere ad esigenze impreviste; 
  • un maggiore coinvolgimento dell’autorità di bilancio nel controllo delle entrate e dell’implementazione del nuovo fondo Next Generation EU; 
  • maggiore ambizione e rafforzamento nel monitoraggio della biodiversità, del clima e della spesa legata alle politiche di genere; 
  • una roadmap indicativa verso l’introduzione di possibili nuove risorse per il prossimo periodo;  

Entrando nelle specifiche dell’aumento di budget: 

Horizon Europe avrà un incremento di 4 miliardi, passando da 80,9 a 84,9; 

InvestEU godrà di 1 miliardo aggiuntivo, passando da 8.4 a 9.4; 

EU4HEalth beneficerà di ulteriori 3.4 miliardi, passando da 1.7 a 5.1;  

Erasmus+ vedrà un rafforzamento pari a 2.2 miliardi, passando da 21.2 a 23.4;  

IBMF & Frontex (protezione dei confini) riceveranno un incremento di 1.5 miliardi, passando da 5.5 a 7;  

NDICI (politiche di vicinato e cooperazione internazionale) verrà finanziato con un aumento di 1 miliardo, passando da 70.8 a 71.8;  

Creative Europe beneficerà di ulteriori 0.6 miliardi, passando da 1.6 a 2.2;  

Humanitarian Aid sarà incrementato di 0.5 miliardi, passando da 9.8 a 10.3;  

Al totale di 15 miliardi, è stato inoltre previsto l’aggiunta di un ulteriore miliardo da inserire in bilancio in caso di emergenze.  

Entro la fine di novembre 2020 l’accordo dovrà essere formalizzato nelle rispettive sedi istituzionali, e questo permetterà di poter procedere con i negoziati sui testi legislativi e i regolamenti ancora in via di definizione. A meno di ulteriori prese di posizioni contrarie, il programma Horizon Europe potrebbe vedere la sua definizione entro la fine dell’anno.  

 Fonti: https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2020/11/10/next-multiannual-financial-framework-and-recovery-package-council-presidency-reaches-political-agreement-with-the-european-parliament/  

https://sciencebusiness.net/framework-programmes/news/horizon-europe-gets-extra-eu4b-intense-budget-talks-end

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Bando MUR per progetti di divulgazione della cultura scientifica

Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato un bando per progetti di divulgazione della cultura scientifica.

I progetti potranno essere sottomessi a partire dal 3 novembre p.v.

Il bando è rivolto a istituzioni scolastiche, persone giuridiche private con sede legale in Italia aventi tra i propri fini la diffusione della cultura tecnico-scientifica, altre amministrazioni dello Stato, università, enti pubblici e privati.

Le risorse a disposizione ammontano a oltre 9,4 milioni di euro e sono destinate al finanziamento di progetti annuali, accordi di programma e intese. € 4.871.182,90 sono riservati a progetti annuali, ciascuno di valore compreso tra 40.000 e 100.000 euro. Il contributo previsto per ciascun progetto è pari all’80% dei costi giudicati ammissibili. La somma restante è invece riservata alla stipula di accordi di programma e intese, ognuno di valore compreso tra 300.000 e 800.000 euro, anche in questo caso il contributo previsto è pari all’80% dei costi ritenuti ammissibili.

Il termine per la presentazione delle domande, che saranno sottoposte al vaglio di un’apposita commissione tecnico-scientifica, è il 3 dicembre 2020.Al link che segue sono reperibili il bando con le linee guida rendiconto_2020: https://www.miur.gov.it/web/guest/-/decreto-direttoriale-n-1662-del-22-10-2020-bando-per-la-presentazione-delle-domande-di-cui-alla-l-6-2000-contributi-annuali-e-accordi-di-programma-e-i

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Al via il bando PRIN 2020, oltre 700 milioni per progetti di ricerca

Al via il bando PRIN 2020 con oltre 700 milioni destinati al finanziamento di Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale.  Obiettivo è promuovere il sistema nazionale della ricerca, rafforzare le interazioni tra università ed enti di ricerca e favorire la partecipazione italiana alle iniziative nell’ambito del Programma Quadro di ricerca e innovazione dell’Unione Europea.

Il programma PRIN finanzia progetti triennali che, per complessità e natura, richiedono la collaborazione di unità di ricerca appartenenti ad università e enti di ricerca.
Il bando prevede, nello specifico, l’attivazione di un’unica procedura di finanziamento con apertura di finestre annuali per la presentazione di progetti di ricerca anche per gli anni 2021 e 2022.

Circa 179 milioni di euro sarà la dotazione disponibile per il 2020, con 18 milioni riservati a progetti presentati da under 40. Per gli anni 2021 e 2022, le risorse ordinarie destinate al PRIN si avvarranno degli importi rispettivamente di 250 milioni e di 300 milioni di euro.
Reintrodotto nel bando 2020 il meccanismo di erogazione diretta del contributo agli atenei e/o enti sedi delle unità di ricerca, che avverrà in unica soluzione anticipata. Altra novità è una nuova e semplificata procedura di valutazione dei progetti.       
I termini per la presentazione delle proposte progettuali per la finestra 2020 vanno dal 25 novembre 2020 al 26 gennaio 2021.

Il bando è disponibile al seguente link: https://www.miur.gov.it/web/guest/-/decreto-direttoriale-n-1628-del-16-10-2020-bando-prin-2020

Fonte: MUR

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Programma di lavoro 2021 della Commissione – dalla strategia alla realizzazione

Il 19 ottobre la Commissione europea ha adottato il suo programma di lavoro per il 2021, che contiene le nuove iniziative legislative che la Commissione intende avviare per il prossimo anno in linea con i contenuti e le ambizioni degli orientamenti politici della Commissione von der Leyen.
Il programma di lavoro della Commissione per il 2021 prevede un passaggio dalla strategia alla realizzazione di tutte e sei le priorità politiche delineate nel primo discorso sullo Stato dell’Unione della Presidente von der Leyen: Green Deal, digitale, rispetto dei diritti sociali, ruolo dell’Europa nel contesto globale, promozione e tutela dello stile di vita e della democrazia europei.

1. Un Green Deal europeo

Per realizzare un’Europa climaticamente neutra entro il 2050, la Commissione presenterà il pacchetto di misure Fit for 55 (“pronti per il 55%”) per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. Questo pacchetto riguarderà un’ampia gamma di settori, dalle energie rinnovabili all’efficienza energetica, alla prestazione energetica nell’edilizia, nonché l’utilizzo del suolo, la tassazione energetica, la condivisione degli sforzi e lo scambio di quote di emissione.

Un meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera (Carbon Border Adjustment Mechanism) contribuirà a ridurre il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio e a garantire condizioni di parità incoraggiando i partner dell’UE a puntare più in alto in materia di clima.

Inoltre la Commissione proporrà misure per attuare il piano d’azione europeo per l’economia circolare, la strategia dell’UE sulla biodiversità e la strategia “dal produttore al consumatore” (farm to fork).

2. Un’Europa pronta per l’era digitale

Per il “decennio digitale” dell’Europa, la Commissione presenterà una tabella di marcia con obiettivi digitali per il 2030chiaramente definiti in ambiti come la connettività, le competenze e i servizi pubblici digitali. L’accento sarà posto sul diritto alla riservatezza e alla connettività, sulla libertà di espressione, sulla libera circolazione dei dati e sulla cibersicurezza.

La Commissione legifererà nei settori della sicurezza, della responsabilità, dei diritti fondamentali e degli aspetti relativi ai dati dell’intelligenza artificiale. Nello stesso spirito proporrà un sistema europeo di identificazione elettronica.

Tra le iniziative previste anche un aggiornamento della strategia industriale per l’Europa per tener conto dell’impatto del coronavirus nonché una proposta legislativa per migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali.

3. Un’economia al servizio delle persone

Per garantire che la crisi sanitaria ed economica non si trasformi in una crisi sociale, la Commissione presenterà un ambizioso piano d’azione per attuare pienamente il pilastro europeo dei diritti sociali, che farà sì che nessuno sia lasciato indietro nella ripresa dell’Europa.

4. Un’Europa più forte nel mondo

La Commissione farà in modo che l’Europa svolga il suo ruolo vitale in questo fragile mondo, anche guidando la risposta mondiale per garantire un vaccino sicuro e accessibile a tutti. Proporrà una comunicazione congiunta sul rafforzamento del contributo dell’UE a un multilateralismo basato su regole, un partenariato rinnovato con il vicinato meridionale e una comunicazione sull’Artico.

5. Promozione del nostro stile di vita europeo

Di fronte alla pandemia di COVID-19, la Commissione proporrà di costruire un’Unione sanitaria europea più forte, in particolare consolidando il ruolo delle agenzie esistenti e istituendo una nuova agenzia biomedica di ricerca e sviluppo.

6. Un nuovo slancio per la democrazia europea

Per costruire un’Unione dell’uguaglianza, la Commissione presenterà nuove strategie sui diritti dei minori e delle persone con disabilità, nonché una proposta per combattere la violenza di genere.

L’elenco completo dei 44 nuovi obiettivi strategici che fanno capo alle sei ambizioni è contenuto nell’allegato 1del programma di lavoro per il 2021.

Timeline del programma di lavoro 2021

Il programma di lavoro della Commissione per il 2021 è il risultato di una stretta cooperazione con il Parlamento europeo, gli Stati membri e gli organi consultivi dell’UE. 

In particolare, queste le principali tappe:

16 settembre 2020: Il Presidente della Commissione Europea pronuncia il suo discorso sullo Stato dell’Unione davanti al Parlamento europeo, esponendo le sue priorità politiche per l’anno a venire. Il Presidente e il Vicepresidente per le Interinstitutional Relations and Foresigh inviano una Lettera di intenti al Presidente del Parlamento europeo e al Consiglio della Presidenza dell’UE, illustrando le specifiche misure che la Commissione intende adottare a seguito del discorso del Presidente. La lettera dà il via a un dialogo con il Parlamento e il Consiglio.

Settembre/Ottobre 2020: I Vicepresidenti si incontrano con la Conference of Committee Chairs del Parlamento per una discussione preparatoria formale sul programma di lavoro. In Consiglio, la Commissione partecipa allo scambio di opinioni sulla Lettera di intenti che si svolge nell’ambito del Consiglio Affari Generali, fornendo un contributo al programma di lavoro.
La Commissione ascolta le opinioni del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle Regioni.

19 ottobre 2020: La Commissione adotta il suo programma di lavoro per il 2021 e lo presenta successivamente al Parlamento europeo e agli altri partner istituzionali.

Sulla base del programma di lavoro della Commissione, la Commissione avvierà ora le discussioni con il Parlamento e il Consiglio per stabilire un elenco di priorità comuni su cui i co-legislatori convengono di intervenire rapidamente.

Contesto – Come vengono definite le priorità

Ogni anno la Commissione adotta un programma di lavoro in cui sono elencate le azioni che prevede di realizzare nei dodici mesi successivi. Il programma di lavoro informa i cittadini e i colegislatori degli impegni politici in termini di presentazione di nuove iniziative, ritiro di proposte in sospeso e riesame della normativa UE vigente.

Il programma di lavoro della Commissione per il 2021 è strettamente correlato al piano per la ripresa dell’Europa insieme con lo strumento per la ripresa di NextGenerationEU e al potenziamento del bilancio per il periodo 2021-2027. Il Recovery and Resilience Facility (strumento per la ripresa e la resilienza) convoglierà un importo senza precedenti pari a 672,5 miliardi di € di sovvenzioni e prestiti nel primo anno cruciale di ripresa. Nel frattempo, gli Stati membri stanno elaborando piani di ripresa e resilienza che stabiliscono riforme e investimenti in linea con gli obiettivi della politica verde e digitale dell’UE, con un minimo del 37% di spesa per la transizione verde e un minimo del 20% per il digitale.

E’ possibile consultare la documentazione al seguente link: https://ec.europa.eu/info/publications/2021-commission-work-programme-key-documents_en

Fonte: First

 

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